Dopo una full immersion di due giorni nel frenetico mondo dei social, a contatto con guru, grandissimi esperti e colleghi, abbiamo riordinato le idee e vi raccontiamo cos’abbiamo vissuto il 6 e 7 novembre a Rimini, alla 6^ edizione del Social Media Strategies!

Social Media Strategies 2018

Il programma è stato davvero intenso: prevedeva ben 10 sale formative con più di 60 relatori! Dallo scorso anno sono state confermate la sala dedicata a Facebook, quella del Content & Strategy e quella del Video & Visual, a cui sono state aggiunte due importanti novità, che dovrebbero farci riflettere sulla potenza dei canali e degli obiettivi: la sala Instagram e quella dedicata alla Comunicazione e Brand.

In qualità di social media specialist avevamo l’obiettivo di rispondere a due domande:

  • Quali sono le novità social che ci aspettano per il 2019?
  • Utilizziamo i social network nella maniera corretta?

Ovviamente è impossibile raccontarvi tutto in poche righe 😉
Abbiamo quindi deciso di riassumervi le prospettive per il 2019 e le maggiori riflessioni di cui abbiamo fatto tesoro…
Iniziamo dai tecnicismi e ovviamente dal re dei social: Facebook.

Si dice che… il social di Mark sia in calo. Così sembrerebbe.

social media strategies Quadrella

Il cambio di algoritmo a inizio 2018 ha stravolto l’utilizzo di Facebook a discapito dei post organici delle pagine: molta più visibilità ai contenuti degli amici, ai gruppi, e molta meno ai contenuti delle pagine di brand e aziende.

Quindi cosa possiamo aspettarci dal futuro?

  • Feed organico sempre meno influente: dovremo creare meno contenuti ma di qualità! Le parole d’ordine saranno sempre più “Creatività e originalità”, perché nei feed oberati di post commerciali pro vendita, la vera sfida è far interessare il proprio pubblico al prodotto che stiamo pubblicizzando, non parlando del prodotto stesso, bensì proponendolo in maniera alternativa, simpatica e sotto una nuova luce, cercando di strappare al nostro utente un sorriso o un pensiero fuori dagli schemi… e allora mettiamoci all’opera!
  • Oltre a tutta la nostra creatività, avremo comunque bisogno di advertising: la pubblicità si confermerà sempre più fondamentale e decisiva. Costruire una pagina Facebook originale e con contenuti frizzanti ma non avere una campagna di supporto ai post pubblicati potrebbe diventare davvero un problema.
  • L’influenza all’acquisto sul sito sarà sempre più indiretta: ciò significa che l’utente intenzionato a comprare online passerà “prima” dalla pagina Facebook anziché andare direttamente sul sito web, così, per chiarirsi le idee. “Prima” potrebbe essere per esempio una settimana prima! Ecco perché si dice che avrà un’influenza indiretta.

Proseguiamo con Instagram: si riconferma il social più utilizzato con 19 milioni di utenti al mese (in Italia).
Tutti concordi nel dire che Instagram rimane fondamentale per fare branding? La risposta appare evidente.
Perché lo si utilizza? Principalmente per trovare ispirazione!

Le pagine con le performance migliori sono sicuramente quelle che riescono a mixare bene i 3 strumenti principali del canale: feed, stories e IGTV.

Il feed deve rispecchiare il brand tramite visual, colori e font. Le stories invece devono essere più informali e reali: l’utente, nelle stories, diventa protagonista di un’esperienza e ne viene stimolata la curiosità.

“Trasmettere emozioni” e “metterci la faccia” sono le parole chiave.

Mostrare il lato umano del brand è fondamentale, perché alla fine sui social siamo persone che parlano ad altre persone. E perché no, facciamoci aiutare dagli influencer…

Oltre ai meri tecnicismi, le domande che ci hanno toccato in modo particolare sono state: questi social network li stiamo utilizzando al meglio? E abbiamo realmente capito il loro potenziale?

Abbiamo tra le mani strumenti potentissimi, che fondamentalmente lavorano sul nostro inconscio e sulle nostre emozioni. Possono diffondere fatti, notizie e idee in maniera veloce e a un pubblico ben targetizzato, quindi perché limitarci alla sola mossa commerciale? Possiamo fare molto, molto di più.

Quindi schieriamoci, polarizziamo le idee nella maniera più positiva possibile, prendiamo posizione e diffondiamo buoni contenuti, che aiutino la crescita sociale. Mission impossible? Affatto.

Se ciò era possibile con i giornali cartacei, con il semplice volantinaggio, figuriamoci cosa può accadere con una story o un video live, potremmo muovere masse, ideali e farlo migliorando la concezione stessa di social.

Più e più volte durante il Social Media Strategies 2018 è stato sottolineato come stiamo vivendo la “guerra dell’attenzione”. Clicchereste su un post di mera promozione? Forse, ma sicuramente lo fareste se quel prodotto vi arrivasse con un messaggio più “social”, nella vera essenza del termine.

Il lato buono del nostro lavoro…

Diletta & Giorgia