Da qualche tempo sono stati resi noti i risultati della gara per il logo della città di Roma.
Archimede ha partecipato con una sua proposta che, purtroppo, non ha vinto. Il logotipo scelto non incontra per nulla il nostro apprezzamento e a quanto pare non siamo i soli (su Facebook potete trovare un gruppo che dibatte sul risultato di questo concorso di idee).
Comunque, non scriviamo un post per criticare la gara del Comune di Roma, o per analizzare le “opacità” dietro la paternità stessa del logo che ha vinto (potrete trovare ampie informazioni su altri siti). Questo post vuole presentare la nostra proposta. Ora che i giochi sono fatti, almeno possiamo condividere il nostro concept.
Nella creazione del logotipo per la città di Roma siamo partiti da una constatazione molto semplice: non esiste un’immagine unica capace di rendere giustizia alla bellezza della città, ai suoi tanti monumenti, alla molteplicità della sua offerta culturale.
Abbiamo così affidato alla “potenza” del nome ROMA il compito di evocare tutti quei significati che l’immaginario collettivo attribuisce all’Urbe.
In aggiunta a ciò, il lettering è stato studiato per generare ulteriori rimandi concettuali; in particolare si è resa agevole la lettura (o la percezione subcosciente) anche del termine latino “amor”, frutto della natura bifronte del naming. L’amore diventa così un concetto che controbilancia la forza racchiusa nel nome Roma e ne ricorda la fama di “città romantica”.
La centralità del nome è stata il punto di partenza di un percorso che, per riduzione, ci ha portati ad una struttura modulare estremamente semplice, ma armonica, vigorosa nelle forme, immediata nella lettura, sfruttabile in molteplici combinazioni.
I due quadrati, uno contenente il naming, l’altro una stilizzazione della Lupa Capitolina, compongono un rettangolo che può essere scomposto negli elementi base senza perdere né di coerenza grafica né di efficacia comunicativa.
L’elemento grafico della Lupa Capitolina è, similmente al nome della città, un condensato di significati: è storia, è mito, è tradizione.
Tuttavia la stilizzazione che abbiamo proposto è ispirata ad un’opera di un’artista contemporanea, perché tutto il logo cerca di comunicare un equilibrio armonico di passato e presente. Il colore usato si rifà al Rosso Pompeiano, contrassegno cromatico del mondo antico. È un colore capace di ricordare il porpora delle antiche toghe romane, il rosso dei dipinti pompeiani, ed ovviamente il rosso dei colori della bandiera della città. Il rosso è, anche, passione. Tale colore è coerente col fine che ci eravamo preposti: creare un precetto del logotipo emozionale, ma che fosse elegante e non eccessivamente iconico.
Con questo Logotipo, in definitiva, si è cercato di far arrivare allo spettatore “Roma nella sua interezza”, evitando figure retoriche, poiché non è possibile affidare ad una parte il compito di rappresentare efficacemente il tutto.
Roma non è il Colosseo, non è la Cupola di San Pietro, non è il Tevere, né i sette colli. Roma è tutto ciò insieme. E molto di più.
Anche lo studio del payoff ha comportato un lavoro per i copywriter non indifferente. La scelta è stata “CAPUT MUNDI” (capitale del mondo).
Roma è, ancora oggi, Caput Mundi, intendendo con tale payoff una centralità che non è egemonia, ma punto di riferimento in tanti ambiti, da quello artistico a quello religioso, passando per quello della politica, sia nazionale che europea.
Il lettering è basato su un font moderno, per un gioco di contrapposizione con il latino, la lingua dell’antichità per antonomasia; vogliamo infatti legare la forte evocazione della Roma Antica, alla Roma Moderna, città sempre più protesa ad un futuro fatto di innovazione e proposte culturali nuove.
Per Roma, la tradizione è un valore che arricchisce il presente, non un legaccio che la tiene ancorata al passato.
Per un approfondimento sulle possibili declinazioni del logo, potete sfogliare il pdf sopra riportato.
Se vi piace la nostra proposta, votatela tramite l’I-LIKE di Facebook qui sotto… così avremo un feedback sul nostro lavoro che va oltre il risultato della gara.