È arrivata una grande novità da parte di Facebook per gli inserzionisti che sponsorizzano le proprie campagne basandosi sulla profilazione degli utenti.

Sappiamo che mentre progettiamo la nostra inserzione, una delle macro aree sulla quale andremo a lavorare è la definizione del pubblico di destinazione dei nostri annunci. Questo spazio ci permette di personalizzare i destinatari delle nostre inserzioni in base ai luoghi dove vivono o che frequentano, all’età, genere e lingue che parlano e/o alla targetizzazione dettagliata. In breve, possiamo restringere e perfezionare il pubblico in base alle sue caratteristiche e questo ci permette di investire il nostro budget in maniera più efficace e mirata.

Come possiamo notare nell’immagine sottostante, Facebook ha previsto da molto una normativa sulla profilazione del pubblico e delle condizioni da considerare nel rispetto di quest’ultimo.

Vi starete chiedendo “Quale sarebbe la novità?”

Dal 1° ottobre 2018 il colosso dei social network ha introdotto una nuova normativa pubblicitaria sulle pratiche discriminatorie che si potrebbero attuare attraverso le campagne.

La nuova normativa di Facebook Ads - Targetizzazione

Nello specifico, la novità sta nella decisione di Facebook di proibire che gli inserzionisti possano includere o escludere “immotivatamente” il pubblico per orientamento sessuale, religioso e politico e per situazione sentimentale.

Che cosa comporta questa normativa per le nostre campagne pubblicitarie su Facebook?

Quando creiamo un gruppo di inserzioni e scegliamo di utilizzare la Targetizzazione Dettagliata per delineare gli utenti destinatari delle nostre pubblicità, sono principalmente due le azioni che possiamo fare: includere o escludere delle persone dal nostro target in base ai loro interessi, dati demografici o ai comportamenti.

Prima della nuova normativa potevamo sfruttare lo status sentimentale degli utenti (impegnata/o, sposata/o, fidanzata/o ufficialmente, coppia di fatto, convivente, relazione aperta o complicata, sigle, separata/o, divorziata/o, vedova/o e non specificato) per restringere in maniera mirata il gruppo di persone a cui mostriamo le nostre inserzioni in base ai prodotti che dovevamo pubblicizzare. Ora, questo tipo di scelta non si può più fare.

Per esempio, la campagna di un nostro cliente che offre vacanze family si rivolge a un target molto preciso: le famiglie con bambini che vogliono trascorrere le loro vacanze in montagna.

Fra le altre cose, dal pubblico delle inserzioni del nostro cliente venivano esclusi i single, i divorziati o le persone che non avevano figli, finché un giorno su Facebook Ads è comparsa la notizia che annunciava la futura rimozione di alcune delle opzioni della targetizzazione dettagliata.

Nuova targetizzazione in facebook

Con l’introduzione di questa normativa, noi di Archimede ci siamo attivati per riformare le strategie delle campagne che avrebbero risentito di queste modifiche e abbiamo trovato delle soluzioni che sembrano permetterci di non sentire gli effetti delle nuove restrizioni.

E voi, vi eravate accorti di questa novità?

Visto e considerato che il pubblico target è uno dei fattori fondamentali per generare annunci efficaci, come avete deciso di affrontarne le conseguenze? Fateci sapere la vostra e non esitare a contattarci per un eventuale confronto!

Elena Beregoi