Per spiegare il concetto di Rich Snippet è necessario partire dal suo costrutto base, ossia lo Snippet, che si presenta nella Serp di google con un titolo, un link e una descrizione.
Al suo interno possiamo inserire i Rich Snippet che rappresentano delle informazioni aggiuntive, ad esempio di un dato evento in programma:
Esistono varie tipologie di Rich Snippet, tutte visibili all’interno del sito http://schema.org/docs/schemas.html, tuttavia le più utilizzate sono solo 6:
- Product (prodotto http://schema.org/Product): prezzo unitario, disponibiltà e recensioni;
- Recipe (ricette https://schema.org/Recipe): informazioni nutrizionali, immagine, ingredienti, tempo di preparazione e difficoltà;
- Review (recensione https://schema.org/Review): ristorante, prodotto, video…;
- Event (eventi http://schema.org/Event): titolo, data, descrizione…;
- SoftwareApplication (applicazioni software https://schema.org/SoftwareApplication): url di riferimento, recensione ed eventuale prezzo;
- Video (https://schema.org/video): descrizione, link, miniatura immagine;
- News article (notizie https://schema.org/NewsArticle): titolo, immagine, autore.
La loro integrazione nelle pagine web può essere fatta mediante l’utilizzo di microdata, particolari attributi da inserire all’interno di tag html, fino a creare una struttura annidata come nell’esempio che segue:
<div itemscope itemtype=”http://schema.org/Event”>
<div itemprop=”name”>Titolo evento</div>
<div itemprop=”startDate” content=”2016-07-10T06:00″>10 luglio 2016</div>
<div itemprop=”description”>Descrizione evento</div>
<div><a itemprop=”url” href=”http://www.google.it”></a></div>
</div>
Vediamo nello specifico i vari campi:
- itemscope: identifica il contenitore della tipologia di Rich Snippet utilizzato;
- itemtype: identifica la tipologia di Rich Snippet utilizzata, in questo caso un evento;
- itemprop: identifica la proprietà presa in considerazione del Rich Snippet.
Su schema.org è presente la lista specifica delle proprietà che si devono e si possono utilizzare… alcune sono obbligatorie e altre no.
Per testare il Rich Snippet creato possiamo utilizzare il tool che ci mette a disposizione google https://developers.google.com/structured-data/testing-tool/. Clicchiamo su “recupera url” ed inseriamo l’url con il listato degli eventi per cui utilizziamo i Rich Snippet. Clicchiamo su “convalida” e da qui possiamo vedere se il nostro lavoro è andato a buon fine.
Dopo un paio di giorni dalla pubblicazione sul nostro sito, nella Serp dovremmo visualizzare un risultato simile a questo:
Questi microdata offrono una vasta possibilità di scelta sulle proprietà da utilizzare, basta solo valutare il grado di complessità e la quantità di informazioni che vogliamo rendere disponibili di volta in volta.
Concludendo, l’inserimento dei Rich Snippet è fondamentale per arricchire con informazioni specifiche i risultati presenti nella Serp di Google. Inoltre, i Rich Snippet sono dei veicoli che danno un accesso rapido ad alcuni contenuti utili per l’esperienza utente.
Lorenzo
1 commento
Bravo.. bell’articolo!