Due Archimedi al Web Marketing Festival!

Nato da un’agguerrita squadra di digital marketer di un paesino calabrese, Monasterace marina, in sette anni il Web Marketing Festival è diventato un evento leader a livello nazionale nel campo del marketing digitale. Si svolge intorno alla fine di giugno presso il Palacongressi di Rimini e quest’anno ha attirato ben 21.000 presenze in tre giorni. Sempre curiosa delle novità del settore, Archimede ha inviato due dei suoi a caccia di perle. Ecco un assaggio di ciò che hanno trovato.

Il primo giorno di festival, il 20 giugno, è stato caratterizzato da una fortissima (e inaspettata) dimensione sociale. Tanto per rendere l’idea, gli ospiti d’onore erano Roberto Saviano e Mimmo Lucano (l’ex sindaco di Riace che aveva aperto la città ai rifugiati). A detta degli organizzatori, su certe questioni è importante schierarsi, non solo per motivi etici, ma anche di visibilità. Oggi, infatti, nessuno acquista più un semplice prodotto, ma con il prodotto tutti vogliono acquistare una filosofia. Se la tua non è chiara, venderai di meno. Se invece è chiara perderai qualche cliente, ma ne guadagnerai di più. L’esempio più celebre è quello della Nike, che nel 2018 ha scelto come testimonial il controverso atleta anti Trump Colin Kaepernick, generando il boicottaggio dei suprematisti bianchi, ma anche la solidarietà della comunità nera e dei sostenitori dei diritti civili, con un aumento di fatturato del 10%. Così anche il Web Marketing Festival ha preso posizione sulla scottante questione dei migranti. Sui social si è ripetuta la solita diatriba di accuse e insulti reciproci. Staremo a vedere se il prossimo anno i partecipanti saranno più o meno di 21.000.

Wmf 2019

In generale il festival offre un’impressionante mole di informazioni, con oltre 70 lezioni da 40 minuti ciascuna in 16 aule diverse, 40 talk e spettacoli dal vivo in sessione plenaria e oltre 500 espositori e partner. Le lezioni più gettonate sono quelle delle Social Media Strategies, a cui è sempre riservata l’aula principale (700 posti!). A seguire il Content Marketing, la Brand Strategy e il Social Advertising. Molti degli interventi sono chiaramente un modo per promuovere libri e consulenze, ma la quantità di stimoli resta comunque impressionante. Certo, un festival non è il momento giusto per approfondire questa o quella tematica, ma se ciò che si cerca sono nuove idee e tendenze per il futuro, il WMF è il posto giusto.

Ecco alcune delle perle che i nostri due bronzi hanno raccolto sul lido romagnolo.

Alessandro Buffoni, Salesforce,
Da ricerche di mercato, la customer experience è più importante del prodotto per la fidelizzazione. La customer experience, infatti, include l’esperienza del prodotto, ma anche quella della rete commerciale e della customer care. Una buona customer care, capace di risolvere gli inevitabili problemi di ogni prodotto, è il miglior trampolino per una nuova vendita.

Larry Kim, MobileMonkey
Le landing page sono la preistoria delle lead campaign. Il futuro sono i Facebook Messenger Ads. Si risparmiano click all’utente e soldi al marketer.

Larry Kim

Valentina Falcinelli, PennaMontata
L’ironia è affascinante ma richiede sempre un grande sforzo cognitivo al destinatario, perché rovescia le aspettative di significato. Il sorriso scatta nel momento in cui capisco che il primo significato non è quello vero.

Jordi Gili, Execus

Il costo medio per vendita su LinkedIn è 120 euro. Se ciò che vendi non costa molto di più, non usarlo per fare promozione!

Cosmano Lombardo, Search On Media Group
Se l’innovazione tecnologica non serve a migliorare la società, allora è inutile.

Andrea Fontana, Storyfactory
E se prima dei contenuti mettessimo le emozioni nel processo creativo? Dovremmo domandarci innanzitutto che emozione vogliamo suscitare e solo poi con quali immagini e quale messaggio veicolare quell’emozione.

Massimo Canducci, Gruppo Engineering
I ricavi di oggi vengono dalle noiosissime attività mainstream, i ricavi di domani vengono dall’innovazione. Il 92% delle idee innovative falliscono.

Michele Petrilli, Nissan
Tutti i processi aziendali dovrebbero essere progettati per raccogliere dati sul customer journey.

Andrea Fagnoni, Ipsos
Le marche di successo sono quelle che ci permettono di dire chi siamo, ciò che è più importante per noi.

Giuliano Trenti, Neurexplore
Le indagini di mercato sono indispensabili per creare i contenuti giusti. Il creatore di contenuti non può conoscere le aspettative di target troppo diversi da sé.

Prima di mostrare il prodotto, bisogna creare le condizioni giuste di vendita (priming).

Serena Giust, Booking
A Booking.com ci sono 80 UX Writer. L’importanza dello UX Writer è fondamentale nella creazione di micro testi. Cosa sono? I brevissimi testi che guidano l’utente nella navigazione, nella compilazione di un form o nella classica Call to Action.

Progettare i testi come UX Writer significa saper gestire al meglio l’accessibilità. Al mondo ci sono 1 miliardo di portatori di handicap di diverso grado e tipologia, inclusi quelli temporanei. Il 28% delle persone tra i 16 e 60 anni possiede una scarsa capacità di lettura.

Enrico Maioli, Intera.it
Per disegnare un prodotto digitale di qualità è sempre meglio partire dalle scelte macroscopiche di un wireframe, anche disegnato a mano su carta o su un software di design come Sketch. Solo dopo si può passare alla prototipazione – a rendere tangibile il prodotto. Per confrontarsi con gli stakeholder (inclusi gli utenti), tipicamente si usa una piattaforma come InVision, che prevede un migliore contatto con committente e clienti finali.

Jesse James Garrett

Quando si progetta un prodotto o un servizio è importante ragionare utilizzando uno schema a piani, come quello ideato e pensato da Jesse James Garrett nel libro The Elements for User Experience: User-Centered Design for the Web and Beyond.

Garrett nel suo libro distingue 5 piani che rappresentano nella loro totalità un prodottto/servizio:

  1. Surface => interfaccia utente
  2. Scheletro => lo schema di contenuti e i vari elementi che compongono l’interfaccia
  3. Struttura => architettura informativa di un sito o di un servizio
  4. Scopo => rappresenta le specifiche e gli obiettivi
  5. Strategy => la strategia utilizzata

Si parte sempre dal piano più astratto, ovvero la strategia, e attraverso essa si sviluppa un’idea, fino a renderla tangibile nel piano più superficiale.

Le user stories sono uno strumento utile per concretizzare e condividere le specifiche di progetto collaborando col cliente in modo semplice, visivo, condiviso e rapido (invece di riunioni infinite e piene di fuffa). Il risultato sono specifiche di progetto orientate agli utenti, quindi positive per gli obiettivi del cliente.

Giulia Laco, WebMatter.it

Nei siti web ogni parte della struttura merita un diverso trattamento tipografico che elevi l’architettura del sito, la struttura di pagina e la natura stessa del contenuto.

Maurizio Palermo, Servizi-web-marketing.it

La ricerca sull’utente è fondamentale e va condotta con interviste a utenti per la creazione di personas, anche per comprendere i termini di ricerca che utilizzano sul web i nostri cari utenti.

Stefano Stravato e Raffaele Boiano, Fifthbeat.com
Nella progettazione di prodotti o servizi digitali è essenziale individuare sempre la nostra North Star Metric, ovvero il KPI più importante per noi e per l’utente. Tanto per rendere l’idea dell’importanza dell’UX Design e del Design Thinking: in IBM ci sono 3200 designers.

Concludiamo in chiave inspirational con una delle numerose storie di successo raccontate in video dall’agenzia We Are Social durante il WMF, quella che ha trasformato il potenziale disastro d’immagine del Carbonara Gate in una straordinaria occasione di visibilità e promozione del più popolare brand di pasta.

Video

Alessandro dal Piaz
Giuseppe Zito