Instant Articles: una nuova frontiera per l’editoria
Nel mondo dei Social Network non si può mai stare tranquilli, appena ci si abitua ad un aggiornamento arriva un’altra novità e così si ricomincia a sperimentare, cercando di essere #sempresulpezzo per cavalcare l’onda del momento.
Noi di Archimede di sicuro ci proviamo 🙂
Il 2016 ce lo ricorderemo come l’anno della rincorsa alle news di Facebook: Live, Canvas, Facebook Code e Bot! E le novità non sono mica finite qui eh :)… ancora non abbiamo parlato degli articoli interattivi!
Per essere precisi, gli Instant Articles non sono proprio una novità… in Italia se ne parla già da qualche mese (in America già dall’anno scorso), ma se osserviamo attentamente non hanno ancora preso molto piede.
Perché? Perché l’attivazione e la pubblicazione non sono proprio così semplici le perplessità e dubbi sono ancora tanti.
Prima di tutto: cosa sono?
Gli Instant Articles sono un nuovissimo formato di lettura di contenuti di tipo editoriale all’interno dell’app di Facebook.
Eh sì, avete capito bene, un’altra funzionalità pensata per migliorare la navigazione da smartphone come le Canvas (di cui abbiamo già parlato qui). Negli ultimi anni la navigazione da mobile ha avuto una crescita esponenziale ma quest’anno siamo arrivati a numeri mai visti. Ormai la navigazione da telefonino ha sorpassato di parecchio quella da desktop e quindi migliorare l’esperienza utente da dispositivo mobile è diventata una necessità… e Facebook lo sa.
Come per tutte le altre novità, Facebook ha testato gli Instant Articles prima in America (primavera 2015), dando accesso al nuovo servizio solo a pochissimi partner selezionati come The New York Times, BuzzFeed, The National Geographic e poi al resto del mondo. Da novembre 2015 sono a disposizione anche in Italia e la prima testata giornalistica ad utilizzarli è stata la Stampa.
Ma è solo dal 12 aprile 2016 che viene data la possibilità di pubblicare gli Instant Articles a tutti i possessori di un blog (o sito web). E qui cominciano i primi problemi :).
Come si attivano?
Bisogna avere un blog (o sito) vivo e attivo e sottoporre al supremo giudizio di Facebook alcuni articoli. Alcuni quanti?!! All’inizio Zuckerberg ne richiedeva davvero parecchi (50), dopo qualche mese invece ha ridotto la richiesta a “solo” 10.
Dal momento della richiesta all’approvazione possono passare diverse settimane e, a meno che non conosciate molto bene il linguaggio HTML 5, aspettatevi alcuni rifiuti, con relativa spiegazione del comando HTML errato. Purtroppo dovrete revisionare tutti gli articoli che avete proposto, non solo il singolo articolo o quelli che hanno avuto dei problemi.
Una volta corretti gli Instant Articles si può chiedere nuovamente l’approvazione.
Se siete stati bravi e fortunati, alla seconda richiesta dovrebbe andare tutto liscio.
Passaggi successivi:
– configurare i feed RSS (la pubblicazione degli articoli si può fare anche manualmente, ma è molto più complesso).
– inserire un logo (indispensabile)
– personalizzare con uno stile i vostri articoli
– reclamare il vostro URL
Non è proprio una passeggiata, comunque Facebook fornisce una guida da seguire molto dettagliata.
Ora… come si visualizzano?
Gli articoli, una volta pubblicati, verranno visualizzati come normali immagini link nella nostra bacheca, ma in alto a destra, sull’immagine di copertina, comparirà una saetta. Cliccando sul link l’articolo verrà caricato molto velocemente all’interno dell’app di Facebook. Da desktop lo stesso link comparirà senza saetta e al click l’articolo verrà aperto in un browser esterno a Facebook.
Ma passiamo alla parte davvero interessante, quali sono i vantaggi?
- Velocità di caricamento
Il tempo medio di caricamento di una pagina web su smartphone, sempre se la connessione regge, è di circa 8 secondi. Sono tantissimi! La maggior parte degli utenti chiude il link prima che la pagina richiesta si sia caricata del tutto.
Gli Instant Articles permettono invece un caricamento 10 volte inferiore a qualsiasi pagina web. Com’è possibile?
Gli articoli interattivi consistono in documenti HTML5 ottimizzati per offrire prestazioni mobili ottimali. L’HTML5 rende il caricamento di un articolo molto più veloce rispetto ad una normale pagina web, in più l’articolo si trova all’interno di Facebook, pertanto non si deve aprire un nuovo browser per poterlo leggere.
- Nuova esperienza per il lettore
Gli Instant Articles danno la possibilità di introdurre una serie di funzioni interattive che permettono agli editori di raccontare le proprie storie su Facebook in un modo più accattivante. È possibile zoomare ed esplorare le foto ad alta risoluzione inclinando il telefono, i video in auto-play si animano scorrendo la pagina, si possono navigare mappe interattive, ascoltare didascalie in audio, fare “mi piace”, condividere e commentare singole foto e singoli paragrafi!
- Possibilità di guadagno
All’interno degli Instant Articles è possibile inserire degli annunci pubblicitari venduti poi da Facebook agli inserzionisti tramite il canale dell’Audience Network. In pratica Facebook si pone, per la prima volta, in diretta concorrenza sia con Google che con i network del CPM. Ogni editore potrà inserire le proprie inserzioni all’interno di spazi gestiti dal circuito di Facebook nei propri articoli, sia che sia un’importante testata giornalistica da milioni di visitatori che da poche centinaia. Sembra che gli editori potranno avere totale controllo dei contenuti e potranno tenere per sé il 100% dei ricavi pubblicitari venduti tramite le proprie risorse e avranno diritto al 70% di quelli venduti tramite il social network.
L’ampia possibilità di targetizzazione degli utenti Facebook rende questa piattaforma ancora più allettante e permette di rendere la pubblicità molto più mirata.
Sembrerebbe tutto meraviglioso, ma quali sono gli svantaggi?
- Non si esce più da Facebook!
Primo fra tutti i problemi: se il vostro obiettivo è portare traffico al sito ora non lo portate più! Facebook sta accentrando l’esperienza dell’utente solo su se stesso. Questo lo abbiamo già visto con i Live, le Canvas, i Bot e ora con gli articoli interattivi. Perché devo uscire da Facebook se ho tutto dentro Facebook? Anche il nuovo layout delle pagine business sta assomigliando sempre più ad un sito… forse, in un prossimo futuro, non avremo più bisogno dei siti web?!
- Tracciamento delle visite!
Seconda considerazione, non meno importante: se gli utenti che leggono il vostro articolo non arrivano più sul sito, come tenete traccia delle visite? Sono perse? Numero di visitatori unici, tasso di rimbalzo, tempo medio sulla pagina, percorso di navigazione all’interno del sito?
Facebook, come per tutti gli altri suoi strumenti, fornisce gli Insight all’interno della sua piattaforma dove si trovano le visualizzazioni totali, il tempo trascorso in media e la percentuali dei lettori che sono arrivati in fondo all’articolo.
Almeno non abbiamo perso proprio tutto.
In ogni caso Facebook ci dà anche la possibilità di inserire all’interno dell’html dell’articolo interattivo un codice di tracciamento di Google Analytics.
<script>
(function(i,s,o,g,r,a,m){i['GoogleAnalyticsObject']=r;i[r]=i[r]||function(){
(i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
})(window,document,'script','https://www.google-analytics.com/analytics.js','ga');
ga('create', 'UA-296341-41', 'auto');
ga('require', 'displayfeatures');
ga('set', 'campaignSource', 'FacebookInstant');
ga('set', 'campaignMedium', 'Social Instant Article');
ga('send', 'pageview', {title: 'Archimede. Instant Articles'});
</script>
Il traffico prodotto dagli Instant Articles verrà visualizzato in Google Analytics nella sezione Acquisizione > panoramica > (other).
Meglio di niente.
- Pubblicità e visibilità
È Facebook ad avere tutti gli assi in mano.
Non sappiamo esattamente come gestisca l’algoritmo interno, abbiamo solo alcune indicazioni e da poco è stato lanciato un nuovo aggiornamento (29 giugno 2016). Facebook utilizza parametri diversi per mettere in risalto alcune notizie rispetto ad altre e potrebbe penalizzare tutti i gruppi editoriali che decidono di non aderire alla nuova funzionalità.
E poi… i portali generalisti e siti web di carattere più specifico avranno lo stesso valore all’interno del canale Audience Network?
Non ci resta che provare e vedere.
Non abbiamo ancora finito!
Breaking news: qualche settimana fa Zuckerberg annuncia l’ultima novità: lancia gli Instant Articles nella sua chat Messenger!
Gli utenti che leggono news utilizzando Messenger potranno condividere notizie che si caricano molto più velocemente rispetto ai normali link mobile. E soprattutto potranno accedervi restando dentro la chat. Il servizio è in fase di rilascio per l’applicazione su Android e più avanti sarà disponibile anche per i dispositivi iOS di Apple.
Concludendo. Le novità di Facebook sono tantissime e, se pensiamo che riguardano 1,71 miliardi di utenti attivi su base mensile, è come se coinvolgessero lo stato più popoloso al mondo! Il target è così interessante che nell’ultimo trimestre il titolo in borsa ha fatto boom: i ricavi sono pari a 6,43 miliardi di dollari contro i 4,04 miliardi di dodici mesi fa.
Mark non ne sta sbagliando una…
Diletta