Durante le continue ricerche per rimanere aggiornati sulle tecniche di posizionamento dei siti web, i nostri esperti SEO si sono imbattuti in articoli dai titoli altisonanti, come “La nuova generazione dei fattori di posizionamento“, o “Google dà il via al nuovo algoritmo“. Ma a ben leggere il contenuto non c’era niente di veramente nuovo: annunciavano che Big G ha sviluppato metodologie sempre più articolate per tener conto dei comportamenti degli utenti nel suo algoritmo per il posizionamento dei siti web.

Google valorizza la "scelta utente" nel posizionamento dei siti web
Google valorizza la "scelta utente" nel posizionamento dei siti web

Il nostro marketing strategist lo va dicendo da due anni. Ed è di circa un anno fa il suo post (di cui riportiamo sotto la conclusione) che metteva in evidenza come sarebbe stata centrale la scelta utente” nel posizionamento dei siti web.

Non sarei sorpreso, ad esempio, che Google iniziasse a monitorare tempo di permanenza e pagine visitate in un sito, oltre alla frequenza di rimbalzo (ovvero chi abbandona il sito nei primi 30 secondi di navigazione), per premiare la qualità dei contenuti e la user experience.
In questo modo si applicherebbe una logica ancora più “democratica” al web: si trasformerà cioè la navigazione dell’utente in una sorta di “voto di qualità” al sito che sta visionando.
Chi vivrà vedrà…

Oggi queste cose sono di pubblico dominio. Ma noi le abbiamo iniziate ad applicare già da diverso tempo; non è un caso, infatti, che la strategia di posizionamento messa a punto da Archimede (la Dynamic SEO Strategy), parte proprio dall’analisi della navigazione utente all’interno del sito per ottimizzare il Key-Word Planning. I siti web su cui abbiamo applicato la DSS non subiranno scossoni dall’introduzione del nuovo algoritmo, anzi, dovrebbero avere dei miglioramenti.

Qual è la lezione? Bisogna essere sempre un passo avanti all’innovazione di Big G per primeggiare nella sua SERP!