SEO per Hotel: facciamo chiarezza! (prima parte)
In ambito turistico, la SEO ha acquisito molta importanza nel corso del tempo, è stata ed è tuttora oggetto di discussioni e dibattiti. C’è chi dice che non serva più, chi come noi ci crede ancora.
Come tutte le materie del web, anche la SEO subisce un processo evolutivo, quella di ieri non è quella di oggi e quella di oggi non sarà quella di domani. È un argomento tecnico e complesso che non si può né sottovalutare né semplificare, soprattutto per gli hotel che si trovano a competere per la visibilità nei motori di ricerca con un’infinità di concorrenti e i colossi delle prenotazioni (come Booking, TripAdvisor, Venere, ecc.).
Togliamoci per un attimo gli occhiali dello SEO Specialist e guardiamo la SEO dal punto di vista dell’albergatore. Non focalizziamoci sulla sua importanza (noi già lo sappiamo e ci crediamo), ma partiamo dai dubbi dell’albergatore e cerchiamo di fare luce sull’argomento.
Albergatore chiede, SEO risponde.
SEO cosa?
SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization (e questa è forse l’unica cosa relativa alla SEO che non è mai cambiata nel tempo). Per SEO s’intende un insieme di tecniche che, applicate correttamente, aiutano un sito web ad ottenere maggior visibilità nei motori di ricerca per determinate ricerche effettuate dall’utente (la propria audience di riferimento). È un’attività che consente di migliorare la qualità di un sito ai fini di fornire una risorsa informativa quanto più attinente e pertinente alla query digitata dall’utente (ovvero le combinazioni di parole che l’utente utilizza per ricercare all’interno del motore di ricerca). In altre parole, serve a soddisfare una richiesta dell’utente.
SEO non significa solo “posizionarsi più in alto” ma anche e soprattutto “far trovare alle persone quello che stavano cercando”.
SEO è solo keyword?
No. Oggi, la SEO richiede competenze ben più importanti che saper inserire nel codice e nei testi del sito parole chiave per farsi agganciare dal motore di ricerca. È vero, la SEO è ancora keyword perché gli utenti effettuano le ricerche digitando termini più o meno specifici e noi vogliamo dare loro una soluzione congrua. Ottimizzare con le keyword, però, non significa più incastrare il maggior numero di keyword nel contenuto di una pagina. Attenzione! Questo potrebbe addirittura danneggiare il sito, perché i motori di ricerca sono diventati intelligenti e riconoscono le forzature (come appunto, il keyword stuffing, ovvero l’abuso di keyword nei testi per riuscire a posizionarsi con quella determinata parola chiave… missione fallita).
Se i motori di ricerca sono diventati intelligenti, chi fa SEO dev’essere ancora più intelligente!
Prima di creare un contenuto, un SEO Specialist deve capire cosa conta davvero per il target di riferimento. E prima di individuare le keyword giuste, deve capire come Google costruisce la ricerca, analizzare i trend di ricerca e la concorrenza.
La SEO, non è solo keyword, è anche un lavoro di analisi, di redazione dei contenuti e cura dell’accessibilità del sito da parte dei motori di ricerca ma soprattutto da parte degli utenti, chi ricerca e agisce.
Ho sentito dire che la SEO è morta. È vero?
No, la SEO non morirà mai (muahahahahah, risata malefica) perché l’utente avrà sempre bisogno di cercare informazioni! Se ci pensate, la ricerca non c’entra con Google, ma piuttosto con l’attitudine umana. La SEO è una materia tecnica perché i mezzi utilizzati sono i motori di ricerca, perché per capire il loro meccanismo e sviluppare una strategia web efficace ci vogliono competenze tecniche e trasversali (per approfondire, leggi il nostro articolo sulle caratteristiche della SEO oggi). Ma la SEO è anche una materia umanistica, perché può costruire dei ponti di visibilità tra l’azienda (hotel) e gli utenti che utilizzano il motore di ricerca (i potenziali clienti dell’hotel). Si tratta di fornire una risposta a un bisogno: individuare un hotel con determinate caratteristiche, offerte e proposte di vacanza, ma non solo. È anche permettere un buona esperienza di navigazione e accompagnare gli utenti a un’azione specifica come richiedere informazioni o, meglio ancora, effettuare una prenotazione.
Oggi, la SEO ha recuperato il focus sugli utenti: non si tratta di ottimizzare un sito web per i motori di ricerca, ma di ottimizzare un sito web per gli utenti che utilizzano il motore di ricerca, per costruire la loro esperienza. Ecco perché si parla sempre più spesso di Search Experience Optimization.
Ok, facciamo la SEO. Riuscirò a raggiungere le prime posizioni?
Può essere. Ma questo non deve essere lo scopo principale.
Le dinamiche di Google sono cambiate. Non solo Google ha affinato i suoi algoritmi, svalutando i siti che offrono contenuti scadenti e pessima esperienza di navigazione per l’utente, ma ha anche perfezionato i risultati per rispondere al meglio alle query. Ecco quindi che l’utente trova risultati di Google personalizzati in base alle sue modalità di navigazione, influenzati dal luogo in cui viene effettuata la ricerca, differenziati a seconda se la navigazione avviene da desktop o da dispositivo mobile.
Raggiungere le prime posizioni diventa ancora più complicato perché subentrano altre variabili come la concorrenza di una grande quantità di siti web, compresi i portali tematici e di prenotazione, oppure il canale AdWords, ovvero gli annunci a pagamento che occupano uno spazio privilegiato nelle SERP.
Allora, non chiediamo la SEO per essere ai primi posti, chiediamo la SEO per raggiungere il nostro pubblico con contenuti utili ed efficaci e attrarli verso i nostri obiettivi di business.
Per rendere l’idea, riportiamo una vicenda che si allontana dalla SEO.
Vi ricordate l’edizione trentatreesima del Festival di Sanremo? Vita spericolata di Vasco Rossi fu classificata in penultima posizione. Ma successivamente si rivelò un gran successo tra i giovani, raggiungendo le vette della hit parade e consacrando Vasco come star della musica italiana.
Prendiamo esempio. Primo posto non sempre significa successo. Se comunichiamo in modo efficace, possiamo raggiungere il nostro pubblico.
Nel prossimo articolo scopriamo insieme le 7 regole per una buona seo per hotel. Stay tuned!
Luana