Smanettare non basta, l’esame Google AdWords è indispensabile!
Essere un’agenzia Partner di Google vuol dire avere nel proprio staff uno o più professionisti qualificati, che conoscono a fondo Google AdWords e sono capaci di gestire campagne pubblicitarie ad alto budget con un ROI (ritorno dell’investimento) sempre più profittevole. Il nostro SEM Specialist in carica, Marco de Biase, è un professionista certificato, in possesso della certificazione Google AdWords e Google Mobile. Per ottenere le diverse certificazioni, però, sono necessari tanto studio e preparazione teorico-pratica, perché il vero scoglio da affrontare è l’esame online, che rende valida la certificazione per dodici mesi.
Recentemente Marco ha sostenuto in azienda l’esame per rinnovare la certificazione Google AdWords. L’esito è stato ovviamente positivo ma non è di questo che vorremmo parlarvi. Approfittando dell’occasione, ha deciso di trarre alcune considerazioni sul tanto amato-odiato esame per la certificazione di AdWords. Molto spesso l’esame è tema di dibattito in rete per due motivi: il primo riguarda l’effettiva utilità dell’esame, il secondo invece concerne gli aspetti più pratici dello stesso. Procediamo per gradi.
Avere una certificazione, ottenuta regolarmente senza barare e senza l’aiuto di nessuno dietro lo schermo, è molto importante nel mondo del lavoro. Non solo perché è Google a certificare le proprie competenze, ma perché significa anche aver dimostrato di possedere nozioni teorico-pratiche legate agli aspetti base e avanzati del mondo della pubblicità, del corretto utilizzo di Google AdWords e della conoscenza approfondita delle best-practice che regolano le campagne. L’utilità è proprio in questo “biglietto da visita” che diamo al datore di lavoro ma, soprattutto, al cliente, perché possiamo far valere la nostra esperienza durante una trattativa commerciale. Il cliente potrà fidarsi e sarà sicuro di aver destinato il budget ad un professionista certificato, che conosce perfettamente il mondo di AdWords.
Perché avere una conoscenza avanzata di AdWords è sempre meglio di saper “smanettare” e incrociare le dita sperando in una buona campagna. Lavorare su AdWords non è creare annunci testuali, selezionare le parole chiave e mettere in play conducendo esperimenti a tentoni. È molto, molto di più! Il materiale fornito per la preparazione alla certificazione concerne non solo aspetti teorici, bensì c’è spazio per la pratica avanzata, con vere e proprie Best Practice consigliate da Google perfezionare le campagne. Studiare permette anche di arricchire il lessico del SEM, dettaglio piuttosto importante quando bisogna fornire al cliente report e analisi dettagliate della campagna.
Il secondo tema spesso dibattuto riguarda le domande dell’esame. In tanti lamentano domande troppo teoriche e poco pratiche, che portano spesso alla bocciatura del candidato. In realtà, tutti i quiz a risposta multipla (come quello di AdWords) sono ricchi di insidie e, permettetecelo, il gioco è bello quando si fa duro. Al nostro Sem Specialist in carica piace giocare e l’esame di AdWords è, secondo noi, il mix perfetto tra teoria e pratica. Chi conosce la teoria e ha fatto pratica sulla piattaforma, con almeno 5/6 campagne, dovrebbe riuscire a sostenere l’esame con esito positivo. Chi invece ha una conoscenza limitata alla sola teoria e ha “smanettato” solo con 1 o 2 campagne, dovrebbe impiegare del tempo per fare pratica e comprendere ciò che insegna la teoria.
Durante l’esame abbiamo effettuato alcuni screenshot interessanti. Marco ci confessa, infatti, che l’esame è diventato più difficile rispetto allo scorso anno, perché vi sono alcune domande sui dispositivi mobile che non erano contemplate nel 2015. Tre hanno colpito la sua attenzione. Vediamole una per una.
Come noterete, non si tratta solo di teoria. L’esame è molto più pratico di quanto si pensi, perché solo conoscendo l’interfaccia di AdWords si può rispondere alla prima, alla seconda e alla terza domanda. Nel primo caso bisogna conoscere il funzionamento delle estensioni di chiamata e l’implementazione delle campagne clic-to-call per cellulari. Nel secondo, invece, si richiede la perfetta conoscenza delle best practice di Google per l’ottimizzazione delle campagne mobile. Per l’ultima, poi, occorre approfondire gli strumenti per l’ottimizzazione dei clic e delle conversioni, che recuperano dall’account una serie di segnali utili per determinare gli automatismi più funzionali all’ottimizzazione automatica della campagna.
Non mancano le classiche domande trabocchetto come negli screenshot seguenti.
La risposta esatta è spesso il frutto di un ragionamento che impiega 30/45 secondi, tempo necessario per assicurarsi della scelta e andare avanti. Alcune volte però la risposta esatta ( o le risposte – secondo alcuni ) è di difficile individuazione, quindi bisogna fermarsi, impiegare più di 60 secondi, selezionare e proseguire. Chi è credente può anche pregare e sperare! Noi ce l’abbiamo fatta per la terza volta, senza se e senza ma.
Siete interessati alle campagne AdWords e volete gestirle con un’agenzia certificata Google AdWords e Partner di Google? Contattateci per un preventivo senza impegno!