Lory entrò decisa nell’ufficio del capo. Nonostante gli eventi di quei giorni, lui sedeva alla scrivania con quel sorriso serafico che pareva scolpito.
«So tutto!» esordì lei «So tutto dei quadri rubati. Purtroppo ne avevo parlato anche a Kety. Ma è stata una pessima idea a quanto pare.»
«Ti prego, tira il fiato.» disse lui «Ma di che parli?»
«So che hai creato l’agenzia come copertura per ricettare quadri rubati.»
L’Uomo che Sorride se la rise di gusto.
«Una bellissima storia! E dove l’avresti sentita?»
«Me l’ha detto Ultimo Programmatore.» ammise lei, con una punta di imbarazzo.
«Il numero 5? Non capirò mai questa storia che i programmatori ti stanno antipatici, e poi…Ah, capisco, ciò che si odia si ama. Ha una grande fantasia però!»
Lory sospirò.
«Gliel’ha detto Programmatore1. Pare se la sia legata al dito per quella questione dei quadri acquistati usando la partita IVA dell’agenzia.»
Il capo minimizzò con un gesto della mano.
«Storia vecchia. Volevo un quadro e Programmatore1 si era messo in testa che volevo acquistare un ritratto del Modigliani rubato. Ci siamo chiariti da tempo.»
«Peccato che lui ci creda ancora. E l’abbia raccontato a tutti i programmatori. Tanto quelli non parlano al di fuori del C-sharp.»
«A meno che non vadano a letto con la bella dell’agenzia.» la stuzzicò lui.
Lory arrossì ma non abbassò lo sguardo.
«Non cambiare discorso. Allora?»
L’Uomo che Sorride emise un lento sospiro. Appoggiò i gomiti al tavolo e giunse le mani sotto il mento. Quando incrociò ancora lo sguardo di Lory, il sogghigno era sparito.
«Mettiamo, per pura ipotesi, che Kety volesse farmela pagare per averla fatta lavorare sotto Natale. Mettiamo, sempre per pura ipotesi, che le tue congetture siano vere e che io traffichi in quadri rubati. E che Kety abbia usato questa storia per ricattarmi.»
«Allora è vero!», esclamò Lory «Hai ucciso tu la nostra copywriter! Avviso la polizia all’istante!»
L’Uomo che Sorride non si scompose. Il sorriso beffardo era ricomparso sul suo volto.
«Chiamala pure. Ma forse prima ti interesserebbe sentire tutta la storia.»
«Perché? Che altro c’è?» chiese lei.
L’Uomo che Sorride sogghignò.
«Il bello deve ancora venire!»