Oggi non parleremo di SEO o di Web Marketing.
Non farciremo il testo di parole chiave, né faremo in modo che questo articolo sia indicizzato da Google con termini relativi ai servizi offerti dalla nostra agenzia di comunicazione a Trento.
Niente discorsi sul posizionamento di sit web sui motori di ricerca, né future previsioni sul SEO di domani, sul Social Graph, il web semantico, il web 3.0 e tutte quelle cose strane lì.
Oggi anche noi sgobboni Google Slaves (definizione coniata da Luca Martino per indicare i SEO), ci prendiamo una pausa. Magari non troppo lunga, il tempo di un saluto e via.
Oggi salutiamo Luca Martino.
Perché oggi, 28 settembre 2012,
il nostro
Marketing Strategist, SEO Specialist, Web Copywriter, Web Architect, Mastro Birraio, Gran Maestro Caseario, Templare dell’Ordine Segreto di Colui che “Acquista Senza Sapere Cosa“,
dopo
aver teorizzato il web 3.0, stilato piani di web presence, progettato siti rivoluzionari e posizionato il posizionabile, servito té al monarca d’Inghilterra,
assetato
di nuove conoscenze, affamato di innovazione, desideroso di novità,
forte
del fatto che la sua data di nascita è il numero di Dio, e quindi un pochino di predestinazione nel suo codice genetico ce lo dovrà pur avere,
ha scelto
di lasciare Archimede, per lanciarsi in nuove ed entusiasmanti avventure.
Noi gli auguriamo tutto il successo che merita, consci che lo raggiungerà qui, in Svizzera, negli USA o fosse anche su Marte (ci sono i siti web su Marte? Chissà…)
E infine lo ringraziamo, perché i ringraziamenti si tengono sempre per ultimi, come il vino buono. Lo facciamo ovviamente in puro SEO Nerd style, con una lista puntata (e non numerata!)
E quindi, grazie Luca:
- per averci trasmesso il tuo know how senza risparmiarti
- per il rigore e la fiducia
- per aver condiviso le tue intuizioni e il tuo entusiasmo
- di esserci stato, quando avevamo bisogno, sempre (o quasi).
Good Luck(y)!
Con affetto,
i “tuoi ragazzi” del Web Marketing
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Ho appena letto le vostre parole
sul Blogfolio e sono rimasto, io, per una volta, senza parole.
Però è una bella sensazione. Non
devo trovare un concept, un claim, una frase ad effetto…
Posso limitarmi a dire quello
che mi esce dal cuore: “grazie”.