Posizione zero: più in alto non si può!
Nuovo obiettivo SEO: conquistare la posizione zero, dominare le SERP dal punto più alto e più esposto. Noi ci siamo riusciti e vi raccontiamo tutto quello che sappiamo sul featured snippet di Google, lo snippet in primo piano nella ricerca.
Cos’è la posizione zero di Google?
Google la definisce featured snippet, ovvero snippet in primo piano. Si tratta di un risultato organico privilegiato che appare al di sopra della tradizionale posizione 1, un box in evidenza in una posizione di vantaggio, sopra tutto il resto, appunto in posizione zero.
Gli snippet tradizionali che appaiono nei risultati di ricerca contengono un titolo, una descrizione e un indirizzo url. Lo snippet in primo piano nella ricerca è, invece, presentato in un riquadro speciale nella parte superiore della pagina dei risultati di ricerca. Oltre ai soliti 3 elementi (title, description, url), include un riepilogo della risposta, estratto dalla pagina web di riferimento e, in alcuni casi, un’immagine, un listato o una tabella.
Insomma, Google ne ha pensata un’altra: dare una risposta rapida, immediata e concisa alla query dello user moderno che non sa e chiede a papà Google, che, però, non ha tempo da perdere sul motori di ricerca (ma lo perde investe sui social J). E, naturalmente, riaccendere gli animi di una razza come quella dei SEO che la gente dava per estinta, morta.
Un esempio di featured snippet di Google: come si presenta?
Come vediamo dall’immagine, il featured snippet è inserito in un riquadro in evidenza che comprende:
- un breve testo estratto dal sito che Google rileva come miglior risposta alla domanda posta
- un titolo
- l’url della pagina che corrisponde al link della fonte
- un’immagine che arricchisce il contenuto informativo (non sempre presente).
Altre cose da sapere sullo snippet in primo piano:
- spesso compare quando la risorsa risponde ad una domanda con “chi”, “come”, “cosa”, “perché”
- può mostrare un elenco con quantità maggiore di testo, quando la lista di azioni o elementi è il modo più efficace e semplice per spiegare all’utente una serie di passaggi per eseguire un’attività
- può includere tabelle che riassumono dati o voci di un particolare topic
- può contenere un’immagine che non appartiene alla stessa fonte da cui il testo è estrapolato
- la fonte da cui deriva non è sempre il primo risultato, può essere anche qualche posizione più sotto, come nell’esempio riportato. Tuttavia, se lo snippet in primo piano coincide con la prima posizione significa che la risorsa è presente ben due volte in prima linea.
Questo significa che c’è opportunità di posizione zero per tutti i risultati della prima pagina delle SERP di Google. In altre parole, non importa essere primi ma essere i più pertinenti. E ce lo dice Google nella guida per webmaster:
“Lo snippet in primo piano si distingue perché è valorizzato in modo da indirizzare l’attenzione dell’utente sulla pagina dei risultati. Quando riconosciamo che una query è una domanda, individuiamo in modo programmatico le pagine che contengono la risposta e mostriamo il risultato più pertinente in uno snippet in primo piano nei risultati di ricerca.” (fonte: https://support.google.com/webmasters/answer/6229325?hl=it-IT)
Quali sono i vantaggi dello snippet in primo piano?
- Massima visibilità: in posizione 0 sopra tutto e con un layout differente dagli snippet tradizionali, salta subito all’occhio ed è senza dubbio il primo risultato che l’utente vede.
- Primo posto senza pagare: è un’imperdibile opportunità di visibilità senza dover investire in advertising, accessibile a chiunque sia interessato ad ottimizzare i contenuti del proprio sito.
- Aumento del CTR e del traffico organico al sito: analisi SEO hanno dimostrato che lo snippet in primo piano, grazie alla visibilità superiore rispetto alle posizioni ordinarie, incrementa il click through rate, ovvero la percentuale di clic sulle impression registrate (quante volte un risultato viene cliccato rispetto alle volte in cui appare nel motore di ricerca) e quindi il traffico di utenti interessati sul proprio sito.
- Monopolio su mobile: su smartphone, dove lo schermo è ridotto, il featured snippet con la sua imponenza annienta tutti gli altri risultati, occupando completamente la prima schermata.
Quali sono gli svantaggi dello snippet in primo piano?
- Google rules: non esiste una procedura per apparire in posizione 0, è Google a decidere qual è il miglior risultato. Possiamo, però, implementare una serie di accorgimenti per venire presi in considerazione da lui ed essere riconosciuti come meritevoli.
- La posizione 0 non è per sempre: un giorno sei su e l’altro sei giù. Come succedeva già nelle SERP, anche questa condizione cambia continuamente: ogni giorno, il featured snippet può essere assegnato a fonti differenti per la stessa esigenza informativa
- Risposta in anteprima: se l’utente (pigro) si accontenta di qualche input, trova la risposta di cui ha bisogno già nel motore di ricerca, senza dover approfondire e cliccare sul risultato. Conseguenza? Meno traffico al sito.
Come fare per arrivare alla posizione 0? I nostri consigli
Al momento, non c’è un metodo per chiedere a Google di inserire una pagina del proprio sito nel featured snippet. Allora, cosa fare? Ahinoi, la risposta è noiosa, sentita e risentita: content is king. Purtroppo, anche questa volta non possiamo farne a meno, tutto ruota attorno al lui: lui è il king e noi a lui devoti.
Quindi, come sempre i contenuti dovranno essere di qualità, facilmente fruibili e in grado di intrattenere il lettore.
Ecco alcuni consigli per creare un contenuto da posizione 0:
- Mettiti nei panni del tuo utente target e cerca di immaginare le domande che potrebbe porre. Utilizza strumenti come Answer the Public per creare domande partendo da una parola chiave, fatti ispirare da Google Suggest e controlla il Google Keyword Planner per i volumi di ricerche.
- Evita le domande ambigue e troppo generiche
- Scrivi bene: cura la forma e la leggibilità del contenuto con una struttura lineare e un linguaggio semplice e comprensibile per aumentare la rilevanza.
- Fornire la miglior risposta: no fuffa, no giri di parole ma info chiare ed esaurienti e, soprattutto, realmente utili. Considera ogni possibile dubbio e chiariscilo passo per passo.
- Struttura la pagina in modo logico: no forzature, a domanda rispondi! Non gettare un unico testo pesante, ma prevedi paragrafi e sottotitoli in tag d’intestazione per aiutare l’utente (e Google) a leggere e individuare i punti focali.
Come verificare se hai conquistato un featured snippet?
Puoi provare a fare ricerche manuali ogni ora, giorno per giorno. L’effetto sorpresa è assicurato e anche noi ci abbiamo provato, fino a quando non abbiamo scoperto un’utilissima funzionalità del tool SemRush.
È semplice e veloce. Ti basta avviare un’analisi del tuo sito web e verificare il ranking nella sezione “Ricerca Organica”. Nel cruscotto in alto a destra, tra le voci presenti, c’è proprio “snippet in primo piano”: una sezione dove vengono segnalati tutti i risultati zero del tuo sito. Vedrai una lista di keyword con le quali il sito appare nei featured snippet e relative posizioni nelle serp.
In questo modo, potrai monitorare con facilità lo sviluppo del tuo impegno su Google. Ti accorgerai anche che per ogni articolo ci possono essere diversi featured snippet in base alle diverse query.
Conclusione: ok posizione 0, ma no qualità 0
Lo snippet in primo piano è sicuramente una nuova opportunità di visibilità per i siti e molti SEO si stanno dando da fare per raggiungerlo. Non fate, però, l’errore di farlo diventare il vostro obiettivo principale, rischiando di svalutare il contenuto.
L’obiettivo rimane sempre lo stesso: scrivere e ottimizzare i contenuti per l’utente, con tutte le regole della buona scrittura e tutti gli accorgimenti SEO. In questo caso, si tratta di soddisfare un utente un pochino più curioso che vuole la miglior risposta ad una determinata domanda in modo immediato e veloce e indirizzarlo verso la risorsa più pertinente, secondo noi e, naturalmente, secondo Google.
Luana