Google: via la label mobile friendly e nuovi volumi di ricerca
Siamo tornati dalle vacanze estive (ormai da tempo a dire il vero) e lì per lì abbiamo pensato di non capirci davvero più nulla… Ma dov’è finita quella scrittina “mobile friendly” nei risultati di ricerca degli smartphone? E i volumi di ricerca delle parole chiave non erano diversi prima di ferragosto? Forse meglio tornare in ferie! 😉
Eliminazione della label mobile friendly
Il 23 agosto Google ha eliminato dalle SERP mobile l’indicazione “mobile friendly” che segnalava i risultati di ricerca dei siti ottimizzati per smartphone. Per poco meno di due anni noi SEO abbiamo dato a questa piccola scritta una grande importanza, perché in più occasioni l’ottimizzazione per mobile è stata indicata da Mountain View come fattore fondamentale per il ranking, ovvero per il posizionamento sui motori di ricerca. L’ultimo recente annuncio di Google in proposito era giunto nel marzo del 2016, e affermava che avere un sito mobile friendly sarebbe diventato un fattore sempre più importante per il posizionamento.
Cos’è cambiato nei fatti?
Nulla, perché avere un sito ottimizzato per dispositivi mobili resta comunque importante quanto prima, indipendentemente dalla label: per ottenere un buon posizionamento SEO è indispensabile. Non sapete se il vostro sito è mobile friendly? Il tool di Google è un ottimo strumento di verifica.
Perché è stata eliminata l’indicazione “mobile friendly”?
La versione ufficiale di big G è che ormai più dell’85% dei siti è effettivamente ottimizzata per mobile ragione per cui diventa superfluo dare questo tipo di indicazione agli utenti. Si tratterebbe di un semplice cambiamento estetico per semplificare le SERP.
Il tuo sito non soddisfa ancora i criteri Google per la navigazione mobile?
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Nuovi volumi di ricerca nel Keyword Planner di AdWords
Durante i primi giorni di agosto, alcuni utenti hanno notato che il Keyword Planner Tool di Google AdWords mostrava i dati sul numero di ricerche in un modo diverso rispetto al passato. Anziché presentare un numero ben definito (tipo 1.000), per alcune parole chiave erano segnalati valori variabili (tipo 100 – 1K , oppure 1K – 10K).
Alcuni hanno pensato immediatamente ad un bug, dato che il tool di AdWords aveva avuto anche in passato alcuni crash significativi. Altri, invece, hanno subito pensato ad una modifica nella visualizzazione delle informazioni, direttamente correlata al budget speso per le campagne.
Perché i valori dei volumi di ricerca sono cambiati? La risposta di Google!
Ad Agosto una dipendente di Google ha ufficializzato tutto su Advertiser Community. Per prima cosa, per poter accedere al Keyword Planner Tool bisogna essere in possesso di un account AdWords regolarmente attivo (come in precedenza). Ma la differenza rispetto al passato sta nella capacità di spesa dell’account. Ovvero, gli account con low budget non possono vedere le statistiche in modo preciso, con dati netti e senza difficoltà di interpretazione. Gli account con budget superiore non avranno limitazioni nella visualizzazione delle statistiche.
Il 2016 si configura come l’anno dei grandi cambiamenti in AdWords. Ce ne saranno altri? Staremo a vedere!
Federico, Luana e Marco