Negli ultimi mesi Google AdWords ha subito alcuni mutamenti importanti. Non parliamo solo di interventi tecnici sulla piattaforma, ma dell’approccio di AdWords all’utenza che lo utilizza regolarmente.
Che cosa è cambiato?
Ritocchi all’interfaccia. Un anno fa lavoravamo in inglese, oggi, qualcosa è cambiato. Guardate per un attimo l’immagine sottostante. Cosa notate di nuovo? Dove sono finiti i clic e il famoso CTR? Sono spariti. Vero, falso? In realtà sono stati sostituiti rispettivamente dai termini interazioni e tasso d’interazione. Si tratta di una modifica importante, perché permette anche ai neofiti di capire cosa si parla in AdWords, mentre in passato Google parlava solo utilizzando tecnicismi derivanti dal vocabolario inglese.
Le novità non si fermano qui. Osservate attentamente l’immagine inferiore. Trovate l’intruso!
Cosa ci fanno le campagne video assieme alle campagne display e da rete search? Semplice. Google AdWords for Video non esiste più. Il pannello delle campagne video, che gestivamo da Google AdWords for Video, è stato integrato nella piattaforma AdWords. Quindi non c’è più bisogno di passare da un sistema all’altro. Un cambiamento non da poco, vero?
C’è ancora una novità, rilasciata da pochissimo. A partire dal 3 novembre, le conversioni cross-device (conversioni che si realizzano tra dispositivi diversi) sono disponibili anche a livello di parola chiave, quindi potranno essere incluse nella colonna “Conversioni”. Un ulteriore tassello che si aggiunge ai tanti mattoni che compongono Google AdWords.
Dietro AdWords ci sono persone. La landing page di Google AdWords è cambiata. Finalmente parla in italiano, nel senso che Google AdWords non è più rappresentato con protagonisti d’oltre oceano, ma attraverso visi di giovani ragazzi italiani come Cecilia, Nicholas, Francesca, ecc. Si tratta sicuramente degli specialist di AdWords che lavorano a Milano o Dublino, che offrono supporto ai nuovi inserzionisti o alle agenzie Google Partners.
Una case history dal centro Italia. La Landing Page di AdWords parla ancora italiano grazie alla case history di Antonio Bacco, responsabile Marketing e Comunicazione di un’azienza di Sulmona, ridente località abruzzese famosa in tutto il mondo per i confetti.
L’approccio di Google al pubblico italiano, quindi, è notevolmente cambiato. Non solo perché parla la nostra lingua, ma anche perché sta cercando di ottenere la “cittadinanza italiana” attraverso un coordinato di testi, immagini e testimonianze che fanno percepire Google AdWords qualcosa di meno fantascientifico, e più vicino alle persone oltre che alle agenzie.
Avete notato anche voi questi cambiamenti? Cosa ne pensate? Parliamone!