SEO per Hotel: 7 buone regole da seguire! (seconda parte)
Chiariti i dubbi universali sulla SEO nell’articolo SEO per Hotel: facciamo chiarezza! (prima parte), concentriamoci sulla SEO per hotel.
Come può, un hotel, ottenere il massimo dalla SEO?
7 regole per una buona SEO per hotel
1) Individuare il target, i punti di forza dell’hotel e la concorrenza: scovare la propria nicchia
Utile: imparare a conoscere se stessi e la propria audience.
Inutile: volere raggiungere gli utenti con ogni tema che potrebbe riguardare la propria struttura.
Il segreto è specializzarsi. Non possiamo essere esperti in tutto, allora cerchiamo di essere i migliori esperti di una sola cosa. Analizziamo la concorrenza e gli obiettivi da raggiungere. Cosa distingue il proprio hotel dagli altri hotel del territorio? Hotel con escursioni organizzate? Hotel per vacanze romantiche? Occorre individuare il tema giusto, che sia parte dell’identità alberghiera, e spingerlo attraverso la strategia di posizionamento. Gli utenti riconosceranno l’hotel autorevole per quel tema e lo sceglieranno tra i tanti hotel e portali di prenotazione.
2) Scegliere keyword utili, non limitarsi a “hotel + località”
La ricerca delle parole chiave aiuta a scoprire i temi funzionali per promuovere l’hotel sul web, non soltanto per attirare più visitatori ma anche per raggiungere nuovi potenziali clienti.
Quali sono le parole chiave migliori? Quelle che identificano l’hotel, quelle che vengono cercate, quelle che portano conversioni. Inerenti, pertinenti, efficaci.
Non insistiamo su keyword generiche composte da “hotel + nome località”, perché difficilmente premiano con effetti di conversioni sperati. Se un utente esegue una ricerca generica, solitamente non sa ancora cosa vuole. Non è un potenziale cliente, ma solamente un cliente indeciso che molto probabilmente finirà in uno dei tanti portali di prenotazioni. Optiamo per keyword long tail, combinazioni di più termini che evidenziano caratteristiche specifiche dell’hotel (esempio: hotel vicino a verona con piscina, hotel a roma centro storico, ecc.).
3) Ottimizzare il sito… e la presenza online!
Quando ottimizziamo un sito, dobbiamo tenere sempre a mente lo scopo primario: offrire una buona esperienza all’utente per avere da parte sua un riscontro positivo che si trasformi in conversione. Per questo, l’ottimizzazione impatta tutti gli aspetti del sito web. SEO è:
- architettura delle informazioni e progettazione della struttura del sito
- sviluppo e implementazione dei contenuti
- mobile! Leggi il nostro articolo sull’algoritmo Google mobile friendly
- presentazione dei contenuti
- attività social e di digital PR per aumentare autorità e popolarità del sito.
Come dice Matt Cutts, la SEO “è il processo che rende efficiente tutto ciò che facciamo online”.
4) Creare contenuti di qualità = traffico + conversioni
Si sa, “content is king”, il contenuto è un aspetto importante della strategia SEO. Se il sito di un hotel non ha testi, cosa indicizzerà e posizionerà Google? Saper realizzare contenuti di qualità significa raggiungere la miglior coerenza tra ciò che cerca l’utente e ciò che offriamo noi con il nostro sito. In questo modo, il sito ottiene più visite organiche e, se l’utente è soddisfatto, più prenotazioni.
5) Valutare altri canali di visibilità
La SEO è una strategia ampia e trasversale che include l’ottimizzazione del sito ma anche l’uso ragionato dei canali social e gli investimenti su canali a pagamento, come la rete di ricerca AdWords. Google ha sempre dichiarato che la visibilità di un sito nei risultati organici non dipende dai social né dall’advertising. Certo è che, se sfruttiamo le potenzialità di questi canali in modo strategico, la visibilità aumenta, il traffico sul sito e le probabilità di conversioni anche.
Domanda: tali canali possono esistere senza la SEO? No, perché un contenuto da promuovere va prima ottimizzato. È la SEO che rende il terreno coltivabile e fertile. Dissodate il sito web con la SEO, concimatelo con altri canali di visibilità.
6) Gestire le schede business
Google ama i segnali di brand positivi che costruiscono la propria web reputation, per questo è opportuno rivendicare tutte le schede business sul web della propria attività: TripAdvisor, Booking, Google+, ecc. È importante che tutte le informazioni siano corrette e coerenti. Più le informazioni saranno esaustive e coerenti, più Google si “fiderà” dell’hotel. Più schede esisteranno, più solida sarà la presenza web e più facile sarà intercettare i potenziali clienti.
7) Non fermarsi alla SERP, monitorare e analizzare i risultati
La SEO è una strategia di lungo termine. Il successo non arriva subito e serve a poco continuare a verificare se il sito si posiziona in prima pagina su Google. Occorre tracciare ogni intervento e monitorarne gli effetti. Il miglior approccio SEO? Sfruttare i sistemi di tracciamento dati come Google Analytics, analizzare le statistiche e cercare di capire se la strategia SEO, intersecata con le attività su altri canali, genera un buon ROI, un ritorno efficace per il proprio business sul web. E una volta raggiunto il successo, cosa possiamo fare? È importante non fermarsi, ma mantenere i risultati raggiunti e identificare nuove opportunità. La SEO deve essere un’attività continuativa e ciclica: studia – ottimizza – analizza e verifica – studia.
La SEO per hotel è cambiata ed è diventata ancora più complessa. Cosa può fare un albergatore? Affidarsi ad un’agenzia specializzata che valuti le potenzialità della struttura e sviluppi la strategia SEO migliore per le proprie esigenze, il proprio target e i propri obiettivi di business.
Collaborare. Costruire. Crederci 🙂 La SEO per hotel esiste ancora e funziona.
Luana